“Con i dolci che ho casa non potrò seguire nessuno schema alimentare, riprenderò a gennaio”.
“Ne ho mangiato un pezzo stamattina, tanto vale finirlo”.
“Oggi ho mangiato un po’ di più per via della festa, domani solo verdure”.
E’ arrivato dicembre, e con lui anche pensieri di questo tipo. Sono pensieri molto comuni, dettati in genere da vecchie abitudini e da comportamenti alimentari che con gli anni si sono consolidati. Ogni anno, in questo periodo così come a Pasqua o in occasione delle vacanze estive, viene puntata l’attenzione sul cibo e su discutibili strategie da adottare per arginare i danni dovuti ad un’alimentazione più ricca del solito.
Sentir parlare costantemente di periodi di abbondanza alimentare seguiti da periodi “detox”, di pandori e panettoni seguiti da mele e minestroni, di bevande alcoliche o zuccherine seguite da bevande drenanti, non fa altro che alimentare un circolo infinito e del tutto inutile per il nostro benessere. La chiave per uscire da questo meccanismo ciclico è l’adozione di uno stile di vita equilibrato tutto l’anno. Si potrebbe pensare: “semplice a dirsi, ma a farsi?”. Ci vuole tempo, ma si può iniziare da qui!
Da ricordare:
- Nessun alimento fa ingrassare o dimagrire. Neppure una mela, da sola, ha questo potere. E neppure la pasta o il pane o i dolci. Dipende sempre dalle quantità, e alimentarsi in modo equilibrato significa consumare tutto nelle porzioni corrette per noi e per i nostri fabbisogni. Anche a Natale.
- Vigilia, Natale, Santo Stefano, capodanno e befana. Potranno mai cinque “grandi pasti” influire più di tanto sul nostro equilibrio? Potranno mai una manciata di giorni influire sul nostro stile di vita di un intero anno? Lo so, la risposta è chiara.
GIORNATA TIPO – In questo periodo un buon consiglio è quello di mantenere l’abitudine dei cinque pasti giornalieri. Per iniziare la giornata con la giusta energia si può consumare una colazione bilanciata con del latte o dello yogurt, dei cereali o del pane e un frutto fresco. In occasione degli spuntini, quando si inizia a percepire il senso di fame tra un pasto e l’altro, si può consumare del pane integrale con olio evo, della verdura cruda, uno yogurt, oppure della frutta secca a guscio e magari anche un tè. A pranzo e cena si preparerà un pasto bilanciato con dei cereali in chicco, della pasta o del pane, in aggiunta una fonte prevalente di proteine come legumi, pesce, derivati vegetali, formaggi oppure carne, il tutto condito con spezie e olio extravergine di oliva. A fine pasto un frutto fresco contribuirà all’assorbimento dei nutrienti, ad una maggior sazietà e ad un senso di fame che sarà maggiormente appagato. Nelle giornate festive si consumerà ciò che la tradizione porta sulla tavola senza troppe rinunce, riprendendo le normali abitudini i giorni seguenti.
IDRATAZIONE – D’inverno è facile che il senso della sete si faccia sentire meno ma è bene non aspettare di percepire la forte necessità di bere acqua per farlo. Si può iniziare già dalla colazione, magari aggiungendo una spremuta o un frullato. E durante la giornata via libera a calde tisane speziate, preferibilmente non zuccherate, che possono invogliare a bere di più. Con una colazione “idratata”, qualche tisana durante la giornata, qualche bicchiere d’acqua ai pasti e tutti gli alimenti che naturalmente ne contengono si arriverà facilmente a soddisfare il fabbisogno di acqua giornaliero.
MOVIMENTO – Solitamente nei periodi di vacanza questo tende a diminuire. Paradossalmente si ha più tempo per praticare una qualsiasi attività fisica ma il freddo natalizio e il rilassamento della vacanza fanno sentire più comodi a casa. Una passeggiata al tramonto o dopo pranzo, un giro in bicicletta, un’attività fisica più specifica (in palestra o a casa) possono essere altrettanto rilassanti e sicuramente più utili al nostro benessere. Una buona strategia è quella di segnare in agenda il tempo da dedicare all’attività fisica proprio come se fosse un impegno lavorativo!
CONSIGLI PRATICI:
- Dolci. Che sia il pandoro o il panettone, che sia il torrone o i biscotti, quando si avverte il desiderio di consumare uno di questi alimenti non bisogna imporsi di privarsene. Soprattutto in un periodo in cui le dispense ne sono ricche. Si rischia infatti di alimentare ancora di più la voglia percepita. Piuttosto, può essere utile chiedersi: “ho davvero voglia di quell’alimento o sono annoiato/a? Ho voglia di un dolcetto oppure ho proprio fame?”. Sono alcune semplici domande che possono aiutare a mangiare con maggiore consapevolezza.
- Non si butta via niente. Può capitare di mangiare un alimento a suon di “ma è peccato buttarlo”, “ma è solo un pezzetto”, “magari domani non è più buono”, ritrovandosi poi con lo stomaco appesantito. Cosa succederebbe se si finisse il pasto rispettando il proprio senso di sazietà e si consumasse al pasto successivo o magari ad uno spuntino quel boccone in più? Ciò che avanza non si butta e si può destinare ad un momento diverso della giornata.
- Congelatore amico. A proposito di avanzi, se la porzione avanzata è più abbondante di un boccone si può congelare per un secondo momento, tornerà utile in quella giornata in cui si va di fretta o non si ha voglia di mettersi ai fornelli. Questo consiglio vale per le preparazioni salate ma perché no, anche per alcuni dolci!
- Legumi. Categoria alimentare spesso dimenticata nei giorni di festa per lasciare spazio a preparazioni a base di pesce, carne e formaggi. Nei giorni successivi alle feste rendiamoli protagonisti consumando pasti che prevedano il loro utilizzo. Via libera a zuppe, minestroni, vellutate e polpette di legumi!
- Programmazione. Per alcuni è una delle chiavi per l’equilibrio. Può essere utile infatti scrivere su un foglio un menù per la settimana, oppure appuntare giorno per giorno ciò che si porta in tavola. In questo modo salterà subito all’occhio ciò che si è consumato di più o di meno e sarà più facile regolarsi per i pasti successivi.
- Non ci si pesa. Premesso che la bilancia a casa dovrebbe essere considerata più un soprammobile che altro, in questi periodi chi ha l’abitudine di pesarsi regolarmente è bene che la chiuda in un armadio. Il nostro peso non è mai fisso, oscilla sempre (anche nella stessa giornata!) all’interno di un range che dipende da quanti liquidi stiamo trattenendo, da quanto abbiamo bevuto, da cosa abbiamo mangiato, dall’essere o meno andati in bagno. Il peso deve oscillare e oscillerà! Tanto vale non considerarlo per nulla, perché nulla ci può dire!
- Non serve compensare. Non serve infatti ridurre i pasti successivi a quelli festivi imponendosi di mangiare solo verdure oppure solo frutta sbilanciando completamente la giornata alimentare. E neppure serve praticare il digiuno nella speranza di sgonfiarsi o ritrovare l’equilibrio. Nessun equilibrio è perso a Natale, il nostro corpo è bene in grado di gestire eventuali calorie extra. Un consiglio? Tenere a mente il punto successivo e godersi le feste.
- Acqua, buone abitudini alimentari e movimento. Queste tre, insieme, a ripetizione. A Natale e tutto il resto dell’anno.